Il progetto teatrale
Prendersi cura di spazi, architetture e persone
Partecipanti
STUDENTI LICEALI DI BRONI E ADULTI DEL LUOGO
Periodo di svolgimento
2019-2021
Luogo di svolgimento
BRONI (PV)
Di Bianco Vestita è un progetto di teatro di comunità, realizzato in collaborazione con Calypso – il teatro per il sociale. Si è svolto tra il 2019 e il 2021, sul territorio di Broni e limitrofi.
Il progetto ha visto il coinvolgimento degli abitanti del territorio: gli studenti liceali di Broni e altri cittadini della zona.
Lo scopo era quello di raccontare e restituire il ritratto di una comunità colpita dalla presenza di una fabbrica di lavorazione di amianto.
IL PROGETTO
Crediamo nel teatro come arte di prendersi cura e occuparsi di una comunità caratterizzata da persone, spazi e architetture.
Nell’incontro con una comunità, o con una sua rappresentanza, ne ascoltiamo bisogni e necessità, utilizzando il teatro come fonte di relazione, cultura e scambio.
Quella di Broni, come viene ben descritta da Prof. Bruno Ziglioli nel suo libro “Sembrava che nevicasse”, è una comunità segnata dalla presenza della Fibronit, una fabbrica di lavorazione di amianto.
Partendo proprio dal testo del Professore dell’Università di Pavia, in cui il caso di Broni viene messo a confronto con quello più noto di Casale Monferrato, illustrando tutta l’evoluzione dei fatti che hanno coinvolto la comunità fino alla chiusura della fabbrica, si è progettato e messo in scena uno spettacolo teatrale con attori professionisti e un coro di cittadini e studenti del territorio.
Il coinvolgimento della comunità del territorio ha inoltre interessato diversi livelli di partecipazione e ambiti: la raccolta di storie e materiale per la sceneggiatura e installazione artistica, la partecipazione a laboratori teatrali di drammaturgia e scenografia, così come a laboratori di creazione scenica e recitazione.
Ad oggi, lo spettacolo Di Bianco Vestita fa parte delle produzioni teatrali di Chorós teatro, e viene riproposto su diversi palchi, per continuare a sensibilizzare sul tema.
La produzione teatrale è stata candidata per il Premio Vivaio Eternot 2024, dedicato a coloro che distinti nell’impegno profuso per la cura, la ricerca, la divulgazione dell’informazione, oltre che in significative azioni di bonifica, battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto.