Dopolavoro FringeMI 2024
GIUGNO 2024
Il progetto Dopolavoro FringeMi è un festival di arti performative curato da Chorós Teatro, parte del più ampio FringeMI Festival. Si svolge sul territorio del Municipio 9 di Milano, in particolare nei quartieri di Dergano, Maciachini e Bovisa e vede la partecipazione di diversi attori, performer, artisti e musicisti.
In linea con lo spirito del Fringe, Dopolavoro FringeMi porta il teatro al di fuori dei luoghi convenzionali. La sinergia tra le associazioni del territorio e l’utilizzo di spazi non teatrali ha dato il via a un forte senso di comunità e partecipazione. Questo approccio ha generato una massa critica di partecipazione che ha reso ogni evento un momento speciale, unico e profondamente radicato nel contesto locale, mostrando come le periferie possano diventare incubatrici di cultura e innovazione artistica.
La programmazione ha incluso una mostra diffusa sulla storia della zona e una performance in costume durante la festa di quartiere Via Dolce Via, richiamando l’eredità sociale e culturale della periferia milanese.
Dopolavoro FringeMI 2024 è realizzato con il contributo di:
Spettacoli
Pi Amuri. Ballata per fiori innamorati
Compagnia del Bivacco
Repliche
DOMENICA 2 GIUGNO
CONDOMINIO ALER | VIA BELINZAGHI 11
Lo spettacolo
Il nostro desiderio è stato quello di dare voce ad alcune storie che accadono in silenzio ma sono potenti. Lo scenario che fa da contesto è quello della criminalità organizzata, ma le storie che vogliamo raccontare parlano principalmente di coraggio. Il coraggio di alcune donne che si sono ribellate prima di tutto a una sopraffazione, a una violenza e poi al potere mafioso, si sono ribellate dopo aver subito dei lutti e si sono ribellate nonostante l’omertà da cui erano circondate.
Il contesto urbano
Ci troviamo vicino piazzale Maciachini, zona di grande sviluppo urbanistico. All’inizio del ‘900, vennero realizzate diverse palazzine dall’Istituto case popolari su progetto dell’architetto C. Leonardi. Tra queste troviamo le graziose case del quartiere Crespi di via Giulio Belinzaghi, oggi case Aler, caratterizzate da un grande arco e da un bellissimo cortile giardino.
di e con Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano, Lucia Nicolai
Spettacolo vincitore della borsa teatrale Anna Pancirolli
Lo sbarco in Lombardia
Foma Fomic
Repliche
DOMENICA 2 GIUGNO
ROB DE MATT
Lo spettacolo
In un passato distopico nel quale la Storia ha seguito un corso differente rispetto al nostro, la Lombardia si divide in Est e Ovest. Tre personaggi venuti da lontano si rincorrono tenteranno di dominare il mondo con la strategia del terrore della guerra tiepida, con scarsi risultati.
Lo Sbarco in Lombardia è un pretesto surreale per narrare, attraverso monologhi, scene e canzoni, una realtà alternativa opposta ma anche pericolosamente simile alla nostra, in cui il diverso, pur non essendo per nulla diverso, fa dannatamente paura.
Il contesto urbano
Rob de Matt è un Caffè-Bistrot, il cui operato si fonda su un progetto di inclusione sociale e lavorativa, rivolto a persone con storie di marginalità e di svantaggio. Una realtà inclusiva che vuole promuovere una cucina sana e di qualità.
di e con Foma Fomic, Giacomo Fava e Rubynia Reubens
canzoni di Foma Fomic e Marcello Pardieri
Damatrà
Riccardo dell’Orfano
Repliche
LUNEDÌ 3 GIUGNO
LA RIBALTA
Lo spettacolo
Nell’inverno del ’62, un giovane del Sud Italia arriva a Milano alla stazione Centrale, accolto dalla nebbia. La sua è una storia comune: un ragazzo semplice dalle campagne meridionali sfida la sorte nella grande metropoli.
Nella sua storia ritroviamo antichi personaggi di una Milano sempre più lontana e sempre più bella: il General Cadorna, un gatto dal pelo rosso che vive sui barconi del naviglio, la Rosetta, che batte sia a piazza Vetra che a Porta Romana, i santi e gli ubriaconi delle vecchie osterie, le giovani lavandaie e le dolci sarte del naviglio grande in cerca di un moroso, tutta una città d’acqua dolce e di nebbia fitta, di cuori ingenui, giovani e desiderosi di un’altra vita nella bella Milano, una storia raccontata e cantata come si faceva una volta.
Il contesto urbano
Il Birrificio la Ribalta è un locale che riunisce le persone del quartiere e gli appassionati di birra artigianale. È uno spazio trasversale, aperto all’incontro delle esigenze di tutti, complice un’atmosfera rilassata che favorisce la socialità e l’inclusione.
scritto, diretto e interpretato da Riccardo Dell’Orfano
Di Bianco Vestita
Chorós teatro
Repliche
MARTEDÌ 4 GIUGNO
POLITECNICO DI MILANO
CAMPUS BOVISA DURANDO B9
Lo spettacolo
Anni ’80. Un banchetto nuziale si tiene in un ristorante provinciale, con grande attesa per l’ospite d’onore.
È il racconto dell’ordinaria quotidianità di una città di provincia, in cui la vita sociale, politica e ambientale è oppressa dalla presenza di una grande fabbrica di lavorazione di cemento-amianto. La comunità sembra aver ormai rinunciato alla lotta per la necessità di un salario sicuro a fine mese, accettando così la propria le ricadute sulla salute dei cittadini come un rischio da sostenere e un prezzo da pagare.
Il contesto urbano
ll Dipartimento di Design del Politecnico di Milano si trova sugli edifici ex-industriali di fine ‘800 dell’azienda metallurgica Cereti&Tanfani, nel quartiere milanese della Bovisa. Uno spazio di progetto, sperimentazione e collaborazione interdisciplinare.
testo di Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi
con Pietro Grava, Nicholas de Alcubierre, Laura Angelone, Flavia Marchionni, Alessandro Pozza, Nicola Sirtori
CHILOMETRO_42
Angela Ciaburri
Repliche
DA MAR 4 A SAB GIUGNO
NUOVO ARMENIA
Lo spettacolo
Chilometro_42 racconta le tappe fondamentali della vita di Kathrine Switzer, la prima donna nella storia che abbia mai corso una maratona.
Siamo negli anni 60’, nel paese più all’avanguardia del mondo, gli Stati Uniti – molte cose stanno cambiando e importanti eventi catalizzano lo sguardo dell’opinione pubblica. In quegli stessi anni, silenziosamente, comincia a farsi strada anche un’altra questione: la parità di diritti fra uomini e donne. E proprio a proposito di questo, Il focus si sposta sulla vita di una ragazza alla ricerca della sua identità: dalla prima infanzia alla pubertà, dal Liceo all’Università; le prime esperienze, la ricerca forsennata di modelli da seguire, la faticosa creazione di un proprio percorso, l’approdo nell’isola felice delle passioni.
La partecipazione di Kathrine Switzer alla Maratona di Boston non intendeva essere un atto di disobbedienza civile, ma il semplice conseguimento di un sogno: quello di prendere parte alla più antica manifestazione sportiva americana.
Il contesto urbano
Nuovo Armenia è un cinema di quartiere situato all’interno delle ex stalle di Villa Hanau, nel cuore di Dergano. Il suo nome è un omaggio all’Armenia Films, tra i primi studi cinematografici milanesi, nati agli inizi del ‘900 a Dergano. Nuovo Armenia è anche un’associazione di promozione sociale, nata dall’unione di professionisti del cinema e del sociale, che lavora sull’idea di costruire coesione sociale scommettendo sulla cultura.
scritto da Giovanni Bonacci
diretto e interpretato da Angela Ciaburri
TOPONOMASTICA
Marta Pistocchi e Alessandro Sicardi
Repliche
MERCOLEDÌ 5 GIUGNO
SPIRIT DE MILAN
Lo spettacolo
Se i topi sapessero parlare cosa direbbero delle nostra città? E se sapessero cantare con che canzoni la racconterebbero?
Da queste provocatorie domande nasce Toponomastica, spettacolo di teatro-canzone che mette in scena un’immaginifica conferenza di topi che analizzano con pungente ironia le regole e gli stili di vita delle nostre città. Un punto di vista diverso e laterale: la prospettiva dal basso degli ultimi, degli emarginati, ma anche di quelli che vedono nei paesaggi urbani una possibilità infinita, un laboratorio di socialità che può unire molto più che dividere.
Il contesto urbano
Un palco, una pista da ballo, un grande spazio per stare insieme sentendosi a casa. Lo Spirti de Milan nasce negli spazi industriali della ex-cristalleria Livellara, un luogo dove bere un buon bicchiere di vino o un ottimo drink, stuzzicare qualcosa per un aperitivo o accomodarsi a cena nella Fabbrica della Sgagnosa.
con Marta Pistocchi e Alessandro Sicardi
regia di Rita Pelusio
Brava! Appunti di luoghi comuni in un comune luogo
Giada Fossà
Repliche
GIOVEDÌ 6 GIUGNO
SCAMAMÙ
Lo spettacolo
Brava! Appunti di luoghi comuni in un comune luogo è un racconto attraverso aneddoti e incontri quotidiani, i giudizi e le opinioni della gente sulla maternità. “Allora non c’è una fine, penso, non finirà mai, ci sarà sempre qualcuno di cui chiedere se è bravo. Non si esaurisce con il neonato. L’essere bravi deve essere una qualità in genere. Tutti devono essere bravi. Non si sa bene a far cosa ma per ognuno occorre domandarlo. E magari senza ascoltare nemmeno la risposta. Cosa rispondo? Sì, no? A volte? Ad una domanda che passa come un soffio di vento e non si ferma ad ascoltare?”
Il contesto urbano
Scamamù – Libri, giochi, spazio è una libreria indipendente nel cuore di Dergano. La letteratura per l’infanzia è uno dei punti di forza della libreria, oltre alle numerose e diverse attività organizzate ogni settimana.
di e con Giada Fossà
regia e adattamento Luca Bellé
No Singer Band
Repliche
GIOVEDÌ 6 GIUGNO
PIAZZA DERGANO
Lo spettacolo
Uno spettacolo di improvvisazione musicale (anche se qualcuno lo chiama, più semplicemente, karaoke con la band) basato su un’idea semplice: ci sono quattro musicisti professionisti, un presentatore e uno schermo collegato con la rete per scaricare in tempo reale il testo di qualunque canzone. L’unica cosa che manca è il cantante. Ma quello, canzone per canzone, lo si trova sempre sul posto.
Il contesto urbano
Piazza Dergano è uno dei cuori del quartiere Dergano, la prima delle “piazze aperte” promossa dal Comune di Milano nel 2018, ha uno spazio pubblico e luogo di incontro dotato di panchine, tavoli, tavoli da ping-pong e stazione BikeMi di bike sharing.
con Marco Confalonieri, Riccardo Invernizzi, Mattia Gerardini, Martino Vacca
conduce Mauro Mercatanti
La Fabbrica delle Bolle
Le Bollerine
Repliche
VENERDÌ 7 GIUGNO
PARCO EX-ARMENIA FILMS
Lo spettacolo
“In un paese il cui nome dirvi non so, un uomo buono, forte come il tuono ma senza un’istruzione, decise di aprire una fabbrica di bolle di sapone. L’idea era importante, ma lui era ignorante, non sapeva come fare… allora prese tanta acqua ed un poco di sapone e soffió a più non posso diventando tutto rosso!!! Niente da fare la bolla continuava a scoppiare….”
Il contesto urbano
Passeggiando al confine tra Dergano e Bovisa è possibile incontrare questo bellissimo muro di cinta in art decò della ex Armenia Films. Qui nel 1911 venne costruito il più grande teatro di posa italiano dalla ditta di produzione cinematografica Milano Films. Nel 1917 il sig. Johannes H. Zelilian, di origini armene, acquista gli studios per fondare la Armenia Films. Della casa di produzione di Zelilian si perdono completamente le tracce. Rimane soltanto la facciata dei vecchi studios, a testimonianza dell’epoca d’oro della cinematografia milanese, dietro la quale si nasconde questo grazioso parco.
performance a cura di Linda Russo Idà
in scena Linda Russo Idà in arte Archiclown, Angela Storti in arte Bricciola, Ilenia
Fool Blues
Luca D’Addino e Romeo Velluto
Repliche
VENERDÌ 7 GIUGNO
POLIGNUM
Lo spettacolo
La società vista con gli occhi di un clochard: quante contraddizioni che si annidano nelle nostre vite. “Mauro era fede nell’arte, coraggio di andare contro la morte del pensiero a cui quotidianamente ci abituiamo, era resistenza, lotta, disobbedienza antiviolenta, ma per niente pacifica. Era costante ricerca di un’alternativa migliore, più giusta, era feroce critica verso di sé e verso gli altri, in ragione di valori più alti. Era preferire un’idea al proprio e all’altrui ego. Era sacrificio, sofferenza. Mauro era purezza e sincerità a costo della propria ragione. Mauro era e in questa società, d’altronde, non poteva più essere.”
Il contesto urbano
Polignum è un’officina di restauro di mobili e oggetti lignei. Si inserisce perfettamente nel contesto derganese caratterizzato da nuove e antiche botteghe che rendono Dergano il quartiere degli artigiani.
di e con Luca D’Addino e Romeo Velluto
dramaturg Simone Faloppa
Sopra i tetti…profumo di fiori
Teatro del Buratto
Repliche
SAB 8 E DOM 9 GIUGNO
ANFITEATRO VIA IMBONATI
Lo spettacolo
Questo spettacolo nasce dalla riflessione su come i bambini e le bambine oggi vivono la città, gli spazi urbani e come la città risponda ai loro reali bisogni di giocare, conoscersi, socializzare. Restituire la città ai bambini, non solo gli spazi a loro dedicati, bensì tentare di ampliare il concetto di: “vivere la città” dunque una città che tutti possono vivere, godere appieno. Rivedere le priorità, favorire l’andare a piedi, per conoscerla meglio e in sicurezza, ampliare gli spazi verdi, gli spazi di aggregazione, aumentare le aree verdi.
Il contesto urbano
Anfiteatro comunale all’aperto a gradoni erbosi che guarda una delle pareti del teatro Munari. Si trova all’interno del giardino del Maciachini Business Park, area polifunzionale che comprende banche, uffici, un villaggio fitness, ristoranti e bar e il teatro Munari, totalmente dedicato ai bambini. Quest’area nasce sui 100.000 mq di un ex-stabilimento della Carlo Erba, realizzato nel 1892 in via Imbonati. La Carlo Erba era la principale industria farmaceutica italiana e una delle più all’avanguardia dell’epoca. Un villaggio industriale con i primi spogliatoi separati per uomini e donne, i primi buoni pasto, il primo circolo ricreativo col cinema, il primo asilo nido aziendale e le borse di studio per i figli dei dipendenti e la società di mutuo soccorso.
testo e messa in scena Aurelia Pini
in scena Ilaria Ferro e Marco Iacuzio
Più su di quaggiù
Andrea Robbiano
Repliche
SABATO 8 GIUGNO
PARCO EX-ARMENIA FILMS
Lo spettacolo
“Più su di quaggiù” racconta la storia del Teatro, ovvero la storia dell’Uomo. Un attore e un pianista accompagnano insieme il pubblico in un immaginario inizio della società, durante la primissima divisione di ruoli e mestieri: tra allevatori, cacciatori e produttori, come nasce l’arte? Dove trova il suo spazio? Con “Più su di quaggiù” ci si riappropria dell’indispensabile del teatro: il contatto tra l’attore e il pubblico. Come in un rito intorno al fuoco, infatti, gli spettatori riguadagnano il ruolo di protagonisti; chiamati a partecipare per condividere la propria quotidianità, resa straordinaria dalle improvvisazioni voce, corpo e musica dei due artisti in scena.
di e con Andrea Robbiano
musiche originali di Lorenzo Marcenaro
I meravigliati
Matteo Curatella
Repliche
SABATO 8 GIUGNO
SCAMAMÙ
Lo spettacolo
“I Meravigliati” è una riflessione sulla semplicità, uno sguardo stupito ai sentimenti, alla natura, alle cose primitive. Al centro delle storie che Catalano racconta c’è sempre un meravigliato, ovvero un personaggio che ha saputo “ammalarsi” di meraviglia per le cose semplici e, trasmettendo questo sentimento agli altri uomini, è diventato a sua volta portatore di meraviglia: Nuno, meravigliato delle nuvole colpite dal vento. Il cantastorie Matteo Curatella, diretto da Catalano, racconta questa storia diventando lui stesso un Meravigliato, trasformandosi in nuvola, prendendo e rilasciando i ricordi, la memoria e le storie che le nuvole custodiscono.
scritto e diretto da Antonio Catalano
interpretato da Matteo Curatella