Giulietta e Romeo. Tra finestre, balconi e panchine

2022

IL PROGETTO HINTERLAND

Hinterland è un progetto di Mare Culturale Urbano, realizzato nel 2022 in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano.
Lo scopo era quello di promuovere l’uso di spazi teatrali progettati dall’architetto Guido Canella e valorizzare le periferie, in particolare i comuni di Segrate, Peschiera Borromeo e Pieve Emanuele.

Come gruppo artistico di ricerca nell’ambito delle arti visive e performative, Chorós teatro ha sempre lavorato in luoghi non propriamente adibiti al teatro, ad esempio spazi scenici completamente all’aperto.  

Con Hinterland, il nostro spirito di sperimentazione ci ha portato a prendere parte a un progetto che metteva al centro lo spazio, delle architetture da riempire di nuova vita, trovando nuove modalità di fruizione e utilizzo, così come lo spazio ci suggeriva.

L’EDIFICIO
Centro Civico con Municipio, Scuola media e Campo sportivo, a Pieve Emanuele

Un centro civico con Municipio, scuola media e campo sportivo (1971-78). Presenta un complesso edificio nel quale Canella ha deciso di alternare le attività scolastiche a quelle culturali e dello spettacolo. Al suo interno è quindi presente una sala consiliare-auditorium per 420 spettatori, il luogo che ha ospitato le attività del progetto.

In questo caso, il palco offriva la possibilità di “andare verso il pubblico”. Oltre a questa prospettiva, noi abbiamo scelto di aprire altri spazi scenici, rompendo la visione frontale unica.

IL LABORATORIO TEATRALE DI HINTERLAND

Per il progetto Hinterland abbiamo progettato un laboratorio teatrale e uno spettacolo per le ragazze e i ragazzi del territorio. Questo perché crediamo nel teatro di comunità come strumento per rigenerare gli spazi urbani e migliorare le relazioni interpersonali. Inoltre, abbiamo osservato che, dopo la pandemia, la sfida maggiore per gli adolescenti è uscire dall’isolamento sociale e comunicare sentimenti all’interno del gruppo e in famiglia.

I ragazzi ci hanno dimostrato come la proposta potesse davvero coinvolgerli. Grazie  a loro, abbiamo scelto di mescolare parti selezionate da Shakespeare con tratti autobiografici dei partecipanti. Alcune delle loro narrazioni sono state introdotte tramite improvvisazioni, contribuendo così alla crescita del gruppo e alla resa finale dello spettacolo.

LO SPETTACOLO

La decisione di portare in scena una rivisitazione di Romeo e Giulietta di William Shakespeare è nata sull’idea di ricreare un’atmosfera medioevale, richiamata dall’architettura del luogo. La storia che abbiamo portato, voleva ripercorrere questa “lotta” tra le due anime della cittadina: tra il paese vecchio e il nuovo. Come tra le due famiglie.

Partendo dalla grande desiderio delle partecipanti di parlare e raccontare, abbiamo creato cornici, tra gli spazi architettonici di Guido Canella, e solo un paio di elementi scenografici necessari in più.

Ogni scena ha la sua diversa cornice di incontro, metafora di una finestra virtuale a frapporsi tra di loro a questa età. Al contrario, la panchina nasconde un desiderio di racconto e confidenza, di vedersi di persona. Per parlare da un balcone invece bisogna alzarsi, stare in piedi, mostrarsi verso l’altro. Una metafora del fare teatro. Inseguendo nuovi divi e non aspettandosi l’incontro con Romeo.


Hinterland è stato realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano