“Non preoccuparti… è che sembrano sempre disgrazie che non ci riguardano… finché non colpiscono qualcuno che ti è vicino, e allora all’improvviso tutto diventa reale.”
S. Buraschi , G. Borghi
LO SPETTACOLO
Fine anni ’80. Un comune di provincia, diverso dagli altri solo perché oppresso dalla presenza di una grande fabbrica di lavorazione di amianto. Il salone di un ristorante ospita un banchetto nuziale. La grande attesa per l’invitato d’onore, ad impreziosire la celebrazione.
Una storia intima, che si insinua nelle crepe di un microcosmo famigliare, facendone scricchiolare le ipocrisie e le tensioni sotterranee e rinsaldando l’autenticità dei legami. Una storia collettiva, che disvela una verità scomoda, negata, ignorata, sminuita per interesse, ignoranza, fastidio o sofferenza. Una storia di collisioni, tra pubblico e privato, tra responsabilità e innocenza, tra lavoro e salute, tra evidenza e miopia. Tutte coppie antitetiche gravitanti attorno al grande magnete centrale: uno smodato desiderio di purezza corrotto da un’invisibile e meschina sporcizia.
IL PROGETTO
Broni è una qualsiasi cittadina di provincia. Uguale a tante altre, ma diversa da tutte le altre perché avvelenata dall‘amianto proveniente da una fabbrica chiusa negli anni novanta. Una presenza sottaciuta, anche se drammaticamente penetrante; un processo di rimozione prolungata, diventato invece un fattore totalizzante, in grado di condizionare la vita sociale e politica, lo sviluppo e l’identità della città.
L’obiettivo di “Di Bianco Vestita” è stato quello di coinvolgere la cittadinanza nella creazione di un’azione a partecipazione, che portasse a uno sviluppo di un’identità cittadina. Mezzo per raggiungere lo scopo, un processo
di esposizione di una memoria collettiva. Perché i cambiamenti passano necessariamente dall’elaborazione collettiva di questa parte di storia della città.
CREDITI
di Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi
con Pietro Grava, Andrea Lopez Nunes /Nicholas de Alcubierre , Giulia Marchesi /Laura Angelone , Marta Martinelli, Delia Oddo /Flavia Marchionni , Alessandro Pozza, Nicola Sirtori , Chiara Arossa, Giada Fossà
regia Luca Bellé
soggetto Luca Bellé, Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi
assistente alla regia Maria José Brialdi
movimenti scenici e progetto scenografico Giada Fossà
assistenti scenografie e costumi Ilaria Bonzini e Deborah De Santis
una produzione Chorós teatro
realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Broni
si ringraziano Teatro Officina, Spazio Artemista e Proxima Res