“Chi si lascerà guardare riceverà parole,
Pablo Neruda
che avranno il colore e il sapore del proprio spirito.
Da gustare soli oppure in compagnia,
come un buon bicchiere di vino“
… sissignore, sono le parole che cantano, che salgono e scendono… mi prosterno dinanzi a loro… le amo, mi ci aggrappo, le inseguo, le mordo, le frantumo… amo tanto le parole… quelle inaspettate… quelle che si aspettano golosamente, si spiano, finché a un tratto cadono… vocaboli amati… brillano come pietre preziose, saltano come pesci d’argento, sono spuma, filo, metallo, rugiada… inseguo alcune parole… sono tanto belle che voglio metterle nella mia poesia…
Rievocando l’atmosfera di un locale cileno, accompagnati dalle voci di Pablo Neruda e Gabriel Garcia Lorca, ad un angolo dedicato su un tavolino, l’artista Giada Fossà, accoglierà chi si vorrà sedere davanti a lei.
Chi si lascerà guardare riceverà parole, che avranno il colore e il sapore del proprio spirito. Da gustare soli oppure in compagnia, come un buon bicchiere di vino. Terminata la scrittura, un richiamo alla poesia e una lettura dei versi appena dedicati, accompagnato da una breve performance teatrale, che prenderanno così vita.
CREDITI
drammaturgia e regia Giada Fossà e Luca Bellé
con Giada Fossà, Alessandro Pozza e Luca Bellé
una produzione Chorós teatro